Bio-bibliographie (italien)

Italie

Maurizio Calvesi

Prix Balzan 2008 pour les arts figuratifs depuis 1700

Pour ses travaux fondamentaux dans le domaine de l’histoire de l’art figuratif moderne et contemporain, qui ont contribué à une meilleure compréhension de la nature et du développement du modernisme et qui ont encouragé l’étude de l’origine des nouvelles tendances de l’art contemporain.

Dati biografici e bibliografici

MAURIZIO CALVESI, nato a Roma il 18 settembre 1927 (*1927 – †2020), è attualmente Professore emerito nell’Università di Roma “La Sapienza”; socio nazionale dell’Accademia Nazionale dei Lincei e socio dell’Accademia Clementina di Bologna.

Si è laureato presso l’Università di Roma “La Sapienza” nel 1949 con Lionello Venturi. Nel 1955 è entrato nell’amministrazione delle Belle Arti come ispettore, prestando servizio nella Soprintendenza di Bologna (dove ha diretto la Pinacoteca nazionale di Ferrara) e successivamente nella Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, passando poi a dirigere la Calcografia nazionale di Roma. Dal 1970 al 1976 professore prima straordinario poi ordinario di Storia dell’arte nell’Università di Palermo (dove ha avviato importanti studi sull’Ottocento siciliano) e dall’anno accademico 1976-77 ordinario di Storia dell’arte moderna nell’Università di Roma “La Sapienza”, dove ha diretto dapprima l’Istituto di storia dell’arte, poi il Dipartimento dalla sua costituzione fino all’ottobre 2002.

Ha fatto parte (1979-82) del Consiglio direttivo della Biennale di Venezia, di cui ha poi diretto il settore Arti visive, curando le Biennali del 1984 e del 1986. Dal 1983 al 1988 e dal 1992 al 2001 è stato dapprima vice-presidente, poi presidente del Comitato per i beni artistici e storici, nell’ambito del Consiglio nazionale per i beni culturali. Dal 1993 al 2000 ha diretto il Museo-laboratorio per l’arte contemporanea nell’Università di Roma “La Sapienza”.

Dirige la rivista Storia dell’Arte. Tra il 1986 e il 2001 è stato direttore della rivista Art e Dossier e poi della rivista Ars. È stato titolare della critica d’arte del Corriere della Sera tra il 1972 e il 1978, e precedentemente del settimanale L’Espresso.

Dal 2001 presiede la Fondazione Burri di Città di Castello e dal 2005 è direttore dalla Fondazione Mastroianni ad Arpino. Dal 2001 cura e dirige la raccolta di arte del XX secolo presso il Ministero per gli Affari Esteri.
Nel 1953 ha vinto il Premio Salento per una monografia sul Barocco Leccese.
Nel 1990 ha vinto il Premio Viareggio per la saggistica con il libro Le realtà del Caravaggio e nel 2002 il Premio Morassi per la storia dell’arte con il libro Gli incantesimi di Bomarzo.

La produzione scientifica e divulgativa di Maurizio Calvesi ammonta a circa duemilacinquecento voci. Tra le numerose esposizioni da lui curate o coordinate, oltre alla serie di rassegne su Il Quattrocento a Roma e nel Lazio (1981-82) concluse con la mostra Da Pisanello alla nascita dei Musei Capitolini: l’antico a Roma alla vigilia del Rinascimento (1988, Roma Musei Capitolini) e alle varie mostre tenute nell’ambito della Biennale di Venezia (Arte allo specchio, 1984, Arte ambiente scena, 1984, Secessione viennese, 1984, Arte e Scienza, 1986, composta di sette sezioni), si ricordano: De Chirico nel centenario della nascita (Venezia, Museo Correr, 1988), Giorgio de Chirico pictor optimus (Roma, Palazzo delle Esposizioni, 1993), Roma anni Sessanta (Roma, Palazzo delle Esposizioni, 1990), Renato Guttuso (Kunsthalle Tübingen, Kunstmuseum Düsseldorf, 1991-92), Tamara de Lempicka, (Roma, Villa Medici, 1994), infine la sezione Arte della mostra Novecento. Arte e Storia in Italia (Roma, Scuderie del Quirinale, 2001) e La scultura italiana del XX secolo (Yokohama Museum of Art, 2001).

Come funzionario della Soprintendenza di Bologna ha partecipato all’organizzazione e alla redazione dei cataloghi della mostra sui Carracci presso l’Archiginnasio, e di quella sui pittori emiliani del Seicento nella stessa sede. Come funzionario della Galleria nazionale d’arte moderna ha curato mostre su Henri Moore, Ben Shan, Enrico Prampolini e altri, e come direttore della Calcografia mostre di incisioni di Morandi, Carrà, Giovan Battista e Francesco Piranesi. Ha preso parte ai comitati scientifici di numerose altre mostre, diverse delle quali relative al Caravaggio, nonché ai Carracci.
Tra i suoi principali libri, ricordiamo: Roberto Melli (De Luca 1954), Le arti in Vaticano (Skira 1961), Le incisioni dei Carracci (C.E.A.C. 1965), Le due avanguardie (Lerici 1966 e successive edizioni Laterza a partire dal 1970 fino alla settima del 2008), Dinamismo e simultaneità nella poetica futurista (Fabbri 1967; vol. V de L’Arte Moderna), Il Futurismo (Fabbri 1969), Architettura barocca in Terra d’Otranto (con M. Manieri Elia, Bestetti 1972), Duchamp invisibile (Officina, 1975), Avanguardia di massa (Feltrinelli 1978), Il sogno di Polifilo predestino (Officina 1980), La Metafisica schiarita (Feltrinelli 1982), Le realtà del Caravaggio (Einaudi 1990), La Melanconia di Albrecht Dürer (Einaudi 1993), Piero della Francesca (RCS Libri, 1998), La “Pugna d’amore in sogno” di Francesco Colonna romano (Lithos Editrice, 1996), Storia della seduzione (Sellerio 2000), Gli incantesimi di Bomarzo. Il Sacro Bosco tra arte e letteratura (Bompiani 2001).

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