Austria/Germania

Karlheinz Böhm

Premio Balzan 2007 per l'umanità, la pace e la fratellanza fra i popoli

KARLHEINZ BÖHM, Organizzazione Menschen für Menschen, Aiuto per l'Etiopia

Per la sua opera di una vita a servizio dell’umanità e della pace, per il suo impegno personale non comune, per i successi della straordinaria rete di attività che ha creato a sostegno di un concreto sviluppo in Etiopia, uno dei paesi dalla cultura più antica, ma più poveri al mondo.

Karlheinz Böhm (*1928 – †2014) nel mezzo di una carriera d’attore di successo, ha deciso di dare un taglio radicale alla sua vita consueta per dedicarsi a un grande progetto umanitario in Etiopia, di cui egli stesso ha costruito le fondamenta. E’ riuscito a motivare una vasta cerchia di sostenitori e a raccogliere donazioni per circa 300 milioni di euro. Così ha dato vita a un’opera di sviluppo umanitario che comprende la costruzione di 173 scuole, complessi scolastici residenziali e centri di formazione professionale, numerose infermerie, 3 ospedali, così come progetti agricoli e agro-ecologici, la costruzione di infrastrutture idrauliche, strade e ponti, programmi di educazione sessuale per prevenire matrimoni in età prematura e la mutilazione genitale delle giovani (infibulazione), oltre a programmi di formazione e microcredito mirati al miglioramento della situazione delle donne nella società etiopica. Nel realizzare tutti questi progetti Karlheinz Böhm segue il principio dell’“aiuto per l’autosviluppo” e non della mera beneficenza.

Karlheinz Böhm ha fornito un esempio luminoso di quanto l’impegno di un singolo individuo può fare per il nostro mondo.

Dati biografici

Nato il 16 marzo 1928 a Darmstadt, figlio unico del famoso direttore d’orchestra Karl Böhm e della cantante Thea Linhard, è cittadino austriaco. Trascorse la giovinezza a Amburgo e poi a Dresda, prima di contrarre una grave malattia che, tra il 1940 e il 1945, lo costrinse a soggiornare in Svizzera dove proseguì la sua formazione scolastica nel collegio Lyceum Alpinum Zuoz. Dal 1945 visse con i suoi genitori a Graz dove conseguì l’esame di maturità nel 1947 e iniziò gli studi di filosofia e filologia presso l’Università di Graz. Di nuovo una malattia ostacolò i suoi piani e lo costrinse a un soggiorno a Roma dove colse l’occasione per frequentare un semestre in storia dell’arte.

Sebbene i suoi genitori gli avessero fatto presto prendere lezioni di pianoforte, egli non aspirava a una carriera musicale, ma coltivava piuttosto il suo interesse per il lavoro di regia e per la recitazione. Nel 1948 partì senza esitare per Vienna, iniziò come aiuto regista di Karl Hartl e prese lezioni di recitazione dall’attore del Burgtheater Albin Skoda. Ricevette i primi piccoli ruoli in film quali “La casa dell’angelo” (1948) e “Haus des Lebens” (1952). Nel 1952 Arthur Rabenalt gli diede la possibilità di dar prova di sé accanto a Hildegard Knef e Erich von Stroheim in un ruolo principale (“La Mandragola”). Dopo questo successo di pubblico lavorò in una serie di film di intrattenimento. Raggiunse enorme popolarità in particolare nel ruolo dell’imperatore Francesco Giuseppe a fianco di Romy Schneider nella trilogia di “Sissi” girata tra il 1955 e il 1957. Nel 1960 creò un contrasto con l’immagine dell’imperatore di Sissi interpretando Mark Lewis nello psicodramma “Peeping Tom” (L’occhio che uccide) di Michael Powell, che destò molto scalpore. Dopo numerosi anni di brevi apparizioni a Hollywood, a metà degli anni 60 Böhm si rivolse sempre più al teatro in Europa e si affermò anche nel campo della regia di opere musicali. Nel 1964 mise in scena “Elettra” a Stoccarda, “Tosca” a Graz e “Zingaro barone” a Monaco e nel 1971 andò in tournée nella parte di “Chicken” nell’opera teatrale di Tennessee Williams “Il regno della terra”. All’inizio degli anni 70 fece un ritorno al cinema degno di nota con efficaci rappresentazioni di alcuni personaggi nelle produzioni di Rainer Werner Fassbinder “Martha” (1973), “Effi Briest” (1974), “Il diritto del più forte” (1974) e “Il viaggio in cielo di mamma Küsters” (1975). Negli anni successivi Böhm fece parte inoltre dell’ensemble del teatro di prosa Düsseldorfer Schauspielhaus dove nella parte di “Re Lear” ebbe un successo trionfale e fu acclamato anche sui grandi palcoscenici di Hannover, Basilea, Zurigo, Vienna e Monaco. Al grande pubblico è rimasta particolarmente impressa la sua partecipazione a famose serie televisive quali “Ringstrassenpalais” (1980 e 1982) e “Die Laurents” (1981).

Nella trasmissione televisiva della ZDF “Wetten, dass…?” la star cinematografica Karlheinz Böhm lanciò il 16 maggio 1981 il suo leggendario appello ai telespettatori e diede così una svolta alla sua vita. Scommise che non sarebbe riuscito “a far donare a uno spettatore su tre un marco, un franco svizzero o sette scellini austriaci per gli abitanti della zona del Sahel”. Böhm vinse la scommessa perché di fatto non vi riuscì. Nell’ottobre 1981 partì comunque per la prima volta con circa 1,2 milioni di franchi svizzeri verso l’Etiopia e il 13 novembre 1981 fondò l’organizzazione umanitaria Menschen für Menschen che da allora dirige personalmente.

Menschen für Menschen 
lavora esclusivamente in Etiopia dove realizza progetti a lungo termine per la popolazione rurale. In base al principio “aiuto per l’autosviluppo” è riuscito finora a fare in modo che milioni di etiopi potessero avere un futuro migliore. Diversi mesi all’anno Karlheinz Böhm coordina gli aiuti sul posto, il resto dell’anno lo trascorre in Europa per informare sulle cause del problema della povertà nel mondo e sul lavoro della sua fondazione. Karlheinz Böhm non percepisce alcuno stipendio per il suo operato in uno dei Paesi più poveri del mondo.

Riconoscimenti per il suo impegno: la Repubblica Federale di Germania lo ha insignito nel 2001 della Gran Croce federale al merito con nastro; le università etiopi di Jimma e Alemaya gli hanno conferito nel 2003 la laurea honoris causa; il Primo Ministro etiope Meles Zenawi ha riconosciuto l’impegno di Karlheinz Böhm nell’ottobre 2003 con la concessione della prima cittadinanza onoraria del Paese.

Dalla moglie etiope Almaz (nata nel 1964), dal 1999 vicepresidente del consiglio della Fondazione Menschen für Menschen Svizzera e Liechtenstein, Böhm ha avuto due bambini, Nicolas (nato nel dicembre 1990) e Aida (nata nel febbraio 1993).

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